“Non desidero suscitare convincimenti, desidero
stimolare il pensiero e scuotere i pregiudizi”
S. Freud

granelliSabbiaLa realtà sociale attuale obbliga la psicoanalisi a confrontarsi con una clinica dove la sessualità appare non necessariamente appoggiata al destino stabilito dall’anatomia, non binaria, fluida, diversa nelle sue determinazioni oggettive.
In ogni essere umano, il sesso anatomico è uno degli aspetti che entra in gioco nel complesso strutturarsi dell’identità di genere, identità che è il risultato di un complesso processo di sessualizzazione che parte da molto lontano, prima della nascita biologica di quel dato individuo. Questo complesso processo, come ci insegna la psicoanalisi, è attraversato da dinamiche inconsce e fantasmatiche sulle quali, in ultimo, anche gli aspetti sociali e culturali possono avere una loro importanza.
Spostandoci in altri tempi e in altri luoghi, il pensiero va agli antichi Greci che spesso attribuivano alle loro divinità forme maschili e femminili mutabili, come Zeus, Ermafrodito, Tiresia. Anche le culture non occidentali ci offrono testimonianza del fatto che la concezione binaria del sesso e del genere non è universale.
Il gruppo Corpi, Generi, Identità, è nato spontaneamente nella primavera del 2023 con l’idea di esplorare ed approfondire gli aspetti del trattamento psicoanalitico di pazienti che presentano particolari organizzazioni identitarie, espressioni del sessuale e dell’identità di genere.
Quando incontriamo persone che esprimono problematiche nell’ambito della loro identità di genere è bene ricordare che, oltre alle componenti psicologiche, la formazione dell’identità chiama in causa componenti biologiche, sociali, sessuali e culturali. Allo stesso modo, l’incertezza identitaria di un bambino o di un adolescente, deve trovare uno spazio ed un ascolto diverso rispetto alle questioni identitarie espresse da un paziente adulto.
All’interno di questa clinica così complessa e differenziata, alcune questioni ci sono sembrate piuttosto specifiche e ricorrenti: alcune peculiarità degli aspetti transferali e controtransferali; l’importanza degli elementi transgenerazionali con la loro influenza nella formazione della identità; gli stati primitivi della mente e i complessi meccanismi di formazione dell’identità di genere.
L’obiettivo del gruppo è quello di esplorare ed approfondire queste tematiche.

Referente: Cristina Nanetti
Componenti: Sonia Cavedoni, Barbara Giorgi, Francesca Mancia

 

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