Con decreto in data 29 gennaio il Ministero dell’Università ha riconosciuto la nostra scuola di formazione:

  1. “…. l’Istituto Nazionale del Training della Società Psicoanalitica Italiana è abilitato ad istituire e ad attivare nelle sedi di Roma e di Milano, ai sensi delle disposizioni di cui al titolo II del regolamento stesso, successivamente alla data del primo decreto, corsi di specializzazione in psicoterapia secondo il modello scientifico-culturale proposto nell’istanza di riconoscimento.

  2. Il numero massimo degli allievi da ammettere al primo anno di corso per ciascun anno è pari a 25 unità per la sede di Roma e 15 unità per la sede di Milano.

  3. Con decreto Ministeriale del 31.07.2003 il Ministero dell’Università ha iconosciuto una terza sede periferica (Sede Veneto-Emiliana) dell’Istituto Nazionale del Training della Società Psicoanalitica Italiana, ad istituire ed attivare i corsi di specializzazione in psicoterapia secondo il modello scientifico-culturale già proposto nell’istanza di riconoscimento. Il numero massimo degli allievi da ammettere al primo anno di corso per ciascun anno è pari a 20 unità e, per l’intero ciclo, a 80 unità”

Programma Formativo

L’Istituto Nazionale del Training (INT), è l’organismo della SPI deputato alla selezione di coloro che aspirano a diventare psicoanalisti. L’INT segue inoltre i candidati selezionati nel loro percorso formativo, fino al loro ingresso come soci (membri associati) nella SPI. Esso ha il compito di dettare e aggiornare i programmi teorici e pratici della formazione; presiede inoltre alle successive tappe e passaggi formativi dei soci come la nomina a membri ordinari e l’attribuzione delle funzioni di training e di insegnamento.

La formazione degli psicoanalisti SPI si svolge nella SPI secondo i criteri adottati dalla International Psychoanalytical Association (IPA), fondata da S. Freud, alla quale la SPI appartiene dal 1936. L’IPA raggruppa le Società Psicoanalitiche di tutti i paesi europei, nord e sud americani, dell’Australia e di alcuni paesi dell’estremo e del medio oriente. Questi criteri formativi, rimasti praticamente immutati dal momento in cui furono formulati e adottati già verso la metà degli anni venti, si basano su tre elementi portanti: il trattamento psicoanalitico al quale il candidato deve sottoporsi; le lezioni e i seminari teorici; il lavoro di supervisione, da parte di analisti esperti, delle prime esperienze cliniche con pazienti.

Per essere ammesso alla formazione (training) l’aspirante candidato analista deve superare due prove di selezione, ciascuna costituita da tre colloqui con analisti formatori (Analisti con funzioni di Training o AFT).

Il superamento della prima selezione (Colloqui di Prime Selezioni) coincide con il riconoscimento e la registrazione, da parte dell’INT, del progetto di formazione analitica dell’aspirante candidato, che è quindi invitato o a proseguire il trattamento analitico già in atto con un AFT o ad iniziarne uno entro il periodo massimo di tre anni. In caso di risultato negativo i colloqui possono essere ripetuti una sola volta, a distanza minima di un anno dalla presentazione della prima domanda.

L’accesso vero e proprio alla formazione analitica (frequentazione dei seminari teorico-clinici per la durata di quattro anni e concomitante lavoro analitico su due casi controllati settimanalmente da un supervisore, per la durata minima di due anni ciascuno) e l’attribuzione della qualifica di candidato dell’INT sono subordinati al superamento della seconda selezione (colloqui di Seconde Selezioni) che può essere affrontata dopo un periodo consistente di analisi personale. In caso di risultato negativo i colloqui possono essere ripetuti ancora due volte, sempre dopo un minimo di un anno dalla presentazione dell’ultima domanda.

L’esperienza analitica personale deve svolgersi con una frequenza minima di quattro sedute alla settimana e la sua durata, ovviamente variabile per ciascuno e non regolamentabile, è comunque di diversi anni (difficilmente meno di cinque). Essa è considerata lo strumento fondamentale della formazione analitica, che permette al candidato un’esperienza terapeutica-trasformativa personale attraverso l’osservazione diretta sulla propria persona dei fenomeni e processi inconsci che regolano la vita cognitiva, affettiva e relazionale: la propria e quella di ogni altro individuo (quindi anche dei pazienti che tratterà nella sua pratica professionale futura). Il carattere privato dell’analisi, anche all’interno del training istituzionale, è assicurato dall’assoluta riservatezza dell’AFT, che non partecipa in alcun modo alle vicende selettive che riguardano il candidato.

Le lezioni e i seminari di formazione sono strutturati in un corso quadriennale. Hanno cadenza settimanale, da ottobre a giugno, per la durata di circa 160 ore di insegnamento e si svolgono presso ciascuna delle quattro Sezioni Locali in cui è organizzativamente suddiviso l’INT: due Sezioni a Roma, una a Bologna-Padova e una a Milano. Essi comprendono lo studio dello sviluppo del pensiero analitico, da Freud ai nostri giorni; le letture di testi degli autori più significativi; seminari sia teorici che clinici che permettano di analizzare ed elaborare i principali problemi di tecnica psicoanalitica, rapportati alle varie modalità di espressività psicopatologica.
Sono previste valutazioni del progresso formativo del candidato alla fine di ogni anno di corso. L’ammissione all’anno successivo è subordinato all’esito positivo di queste valutazioni.
Parallelamente all’insegnamento teorico clinico, il candidato può iniziare a trattare psicoanaliticamente i primi due pazienti, con l’assistenza della supervisione individuale del proprio lavoro clinico da parte di un Analista di Training per ogni caso trattato. Le sedute di supervisione sono settimanali e devono avere la durata di almeno due anni ciascuna.
Il candidato è inoltre invitato a sviluppare la propria preparazione psicoanalitica partecipando alla vita scientifica della SPI. Questa si esplica soprattutto attraverso l’attività di 10 Centri situati a: Torino, Milano, Venezia, Bologna, Genova, Firenze, Roma (due centri), Napoli e Palermo. E’ anche possibile partecipare a congressi della SPI, nazionali e internazionali, nonché a Congressi stranieri, organizzati da Società componenti dell’IPA. Altri strumenti di formazione e aggiornamento sono le Riviste della SPI e dell’IPA.

Il candidato è inoltre tenuto ad: iniziare un tirocinio di psichiatria dell’età adulta della durata minima di 160 ore annue da effettuare in strutture pubbliche o private convenzionate con l’Istituto Nazionale del Training. Sono esentati soltanto i Candidati che sono già in possesso di un diploma di psicoterapia.
Al termine dell’iter formativo, che ha una durata media di 6-8 anni il candidato può chiedere di essere ammesso alla valutazione conclusiva per ottenere la qualifica di psicoanalista e di Membro Associato della SPI. Questa valutazione è basata sulla presentazione e discussione di una relazione scritta sui due casi clinici controllati in supervisione.

Il programma di training della SPI è stato riconosciuto dal Ministero competente.

Norme pratiche per l’iscrizione al Training della SPI

Prime Selezioni: possono accedere ai colloqui per la prima selezione gli aspiranti candidati in possesso della laurea in medicina e psicologia e iscritti ai rispettivi ordini professionali. Sono ammessi anche laureati in altre discipline purché iscritti all’ordine degli psicologi.

I colloqui per le Prime Selezioni hanno luogo una volta all’anno con scadenza per l’iscrizione al giorno 10 gennaio di ogni anno (fa fede la data di arrivo)

Quanto costa il Training della SPI
L’iscrizione ai colloqui per le Prime e Seconde Selezioni costa attualmente 186,00 euro I.V.A. inclusa.
La quota annuale annuale richiesta ai candidati dalla SPI, indipendentemente dalla loro anzianità di formazione, e comprensiva dei corsi di insegnamento teorico clinico e della partecipazione alle attività scientifiche organizzate nei Centri, ma non inclusive delle spese del trattamento psicoanalitico e delle supervisioni, è attualmente di 2090,00 euro I.V.A. inclusa.

Norme di ammissione alle Prime Selezioni:
L’ammissione ai colloqui di Prime Selezioni, per un eventuale successivo accesso alla formazione psicoanalitica presso l’Istituto Nazionale di Training (INT) della Società Psicoanalitica Italiana (SPI), Scuola di formazione per l’abilitazione all’esercizio della psicoanalisi, è regolamentata dall’art. 2 del Regolamento della SPI. Gli aspiranti candidati dovranno pertanto produrre la seguente documentazione:

  • domanda al Presidente della SPI (3 copie) (Dr. Sarantis Thanopulos)
  • curriculum vitae et studiorum (6 copie in cartaceo + dischetto formato Word per Windows alla Segreteria dell’Istituto Nazionale del Training – Via Panama 48; o all’indirizzo di posta elettronica: spiroma@ fastwebnet.it)
  • certificato di laurea in Medicina o in Psicologia (3 fotocopie)
  • certificato di iscrizione ai rispettivi ordini professionali (3 fotocopie)

Tutta la documentazione deve essere inviata all’indirizzo del Segretario Nazionale del Training, Dr. Benedetta Guerrini Degl'Innocenti, Società Psicoanalitica Italiana, Via Panama 48, 00198 Roma.
Per “curriculum vitae et studiorum” si intende un’autopresentazione personale che indichi non soltanto il percorso accademico e professionale dell’aspirante al Training ma anche gli elementi più significativi della sua vita personale e familiare. In esso dovranno venire anche indicati precedenti colloqui (collocutori e date) e i nomi di tutti gli Analisti con Funzioni di Training conosciuti personalmente e quindi incompatibili come collocutori.
Saranno prese in considerazione le domande di aspiranti con laurea diversa da Medicina e Psicologia, ma con iscrizione all’Ordine degli Psicologi.
Le Commissioni valutative si riuniranno 1 volta l’anno (marzo) e prenderanno in esame le domande pervenute entro e non oltre il 10 gennaio di ogni anno.
Fa fede la data di arrivo e non il timbro postale.
L’aspirante se riceve parere positivo dalla Commissione esaminatrice deve farsi carico di avvertire entro i termini stabiliti dal Regolamento l’inizio della sua analisi personale didattica inviando il certificato del proprio analista all’Istituto Nazionale del Training. Scaduto il termine di tre anni, come stabilito dal Regolamento, l’aspirante dovrà ripetere i colloqui di Prima Selezione.
Nel caso di valutazione negativa dei colloqui la domanda potrà essere riproposta non prima di un anno dalla data di presentazione dell’ultima domanda.
P.S. Si prega di indicare un recapito telefonico per eventuali comunicazioni urgenti da parte della Segreteria dell’INT.

Norme di ammissione alle Seconde Selezioni:
L’ammissione ai colloqui di Seconde Selezioni per ottenere l’accesso alla formazione presso una delle Sezioni Locali dell’Istituto Nazionale di Training della SPI è regolamentata dall’art. 2 del Regolamento della SPI.
Gli aspiranti candidati dovranno pertanto produrre la seguente documentazione:

  • domanda al Presidente della SPI (3 copie) (Dr. Sarantis Thanopulos)
  • curriculum vitae et studiorum (6 copie in cartaceo + dischetto formato Word per Windows alla Segreteria dell’Istituto Nazionale del Training – Via Panama 48; o all’indirizzo di posta elettronica: spiroma (at) fastwebnet.it)
  • certificazione del proprio analista dalla quale risultino la data di inizio, la frequenza delle sedute, l’essere l’analisi in corso nel momento della certificazione (3 copie)

Nella domanda al Presidente, l’aspirante candidato dovrà precisare presso quale Sezione Locale dell’Istituto intende svolgere la propria formazione (Prima Sezione Romana, Seconda Sezione Romana, Sezione Milanese, Sezione Veneto-Emiliana).
Tutta la documentazione deve essere inviata all’indirizzo del Segretario Nazionale del Training, Dr. Anna Ferruta, Società Psicoanalitica Italiana, Via Panama 48, 00198 Roma.
Per “curriculum vitae et studiorum” si intende un’autopresentazione personale che indichi non soltanto il percorso accademico e lavorativo dell’aspirante al Training ma anche gli elementi più significativi della sua vita personale e familiare. In esso dovranno venire anche indicati precedenti colloqui (collocutori e date) e i nomi di tutti gli Analisti con Funzioni di Training conosciuti personalmente e quindi incompatibili come collocutori.
Le domande e la documentazione devono essere presentate entro il 10 gennaio di ogni anno, fa fede la data di arrivo e non il timbro postale.
Nel caso in cui l’Aspirante candidato riceve parere positivo dalla Commissione Esaminatrice deve farsi carico di comunicare tempestivamente all’Istituto Nazionale del Training, oltre che alla sezione locale di appartenenza, la data di inizio della prima e poi della seconda supervisione, altrimenti il periodo di esperienza di analisi di supervisione non potrà essere ratificato.
Nel caso di valutazione negativa l’aspirante potrà riproporre la sua domanda non prima di un anno dalla data in cui è stata presentata l’ultima domanda.
L’Istituto Nazionale del Training della SPI è Scuola di Formazione riconosciuta dal MIUR per l’abilitazione all’esercizio della psicoanalisi.

P.S. si prega di indicare un recapito telefonico per eventuali comunicazioni urgenti da parte della Segreteria dell’INT.

Indirizzi di riferimento: Segreteria dell’Istituto Nazionale del Training della S.P.I. di Roma e le Segreterie delle 4 Sezioni Locali del Training di Roma, Milano e Bologna .

Dr. Benedetta Guerrini Degl'Innocenti
Segretario Nazionale del Training

 

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